La Casa Padronale

 

Al corpo centrale e probabilmente più antico del Villino si accede dal caratteristico porticato, scandito dalle quattro colonne bianche irregolari che lo rendono immediatamente riconoscibile.
La porta centrale immette in una piccola sala dove già si possono ammirare i due strati di affreschi rinvenuti grazie ai pazienti lavori di restauro. Sulla destra troviamo una piccola stanza di rappresentanza con camino, anche questa affrescata, chiamata “tinello”; sulla sinistra si apre invece un locale con un camino ben più spazioso, probabilmente in passato utilizzato come cucina; proseguendo infine diritto rispetto alla porta d’ingresso troviamo un piccolo disimpegno che si apre sul “brolo”, l’ampio giardino posteriore dove annualmente trova il suo centro la sagra paesana, con lo stand gastronomico gestito dalla Pro Povolaro. Qualcuno probabilmente lo ricorderà anche come location del celebre  “Rockando”. Ma tornando al nostro villino, invece di uscire sul “brolo”, dal piccolo disimpegno possiamo salire le scale di pietra che vi si trovano, per accedere al piano superiore. La pianta di questo piano ricalca sostanzialmente quella del pianterreno: sulla sala centrale si aprono infatti due salette e, esattamente sopra il porticato, troviamo un’ampia loggia. In queste sale del primo piano trovano sede diverse associazioni paesane.